OASI ISOLA

Il progetto di riqualificazione Oasi Isola, in fase di completamento su via Alserio e via Bassi a Milano, si distingue non solo per l’ambizione di trasformare un intero lotto, ma anche per la capacità di dialogare con il contesto urbano e paesaggistico, offrendo nuove opportunità per utenti e comunità.

DETTAGLI

Nome: Giardino Isola
Location: Milano, Italia
Anno: 2020-in corso
Tipologia: Residenziale
Area:
SL: 4.810 mq
Unità residenziali: 52
Team:
SCE Project,
Tekser S.r.l.,
Studio Idrogeotecnico,
Efrem Ghezzi,
Studio Mistretta STP S.r.l.
Cliente: Kervis SGR

Inizialmente a destinazione industriale sin dagli anni Quaranta, il complesso era un importante polo produttivo che, con il tempo, ha visto un progressivo abbandono della sua funzione originaria. La trasformazione della destinazione d’uso da terziaria a residenziale non è solo un cambio di funzione, ma un ripensamento profondo della relazione tra gli edifici, il verde e lo spazio pubblico, con l’obiettivo di restituire vitalità a un’area altrimenti chiusa e impermeabile.

L’idea alla base del progetto è di liberare il cortile centrale dalla massa edilizia, aumentando gli spazi verdi e favorendo l’accessibilità visiva e fisica. La scelta di demolire alcuni edifici esistenti e di ridurre l’impatto del costruito sul suolo ha permesso di concentrarsi sulla creazione di ampi giardini e spazi aperti, con una forte componente ecologica. I volumi, infatti, sono collocati lungo i bordi del lotto, massimizzando i vuoti interni e dando vita a un paesaggio funzionale, in grado di innescare una nuova relazione tra città e natura.

I fronti su strada di via Alserio e via Bassi seppur confermando il sistema compatto della cortina prediligono la qualità della luce e la ventilazione degli spazi. La forma particolare dei core scale e il loro posizionamento in facciata permette infatti la creazione di logge, che grazie alla loro conformazione obliqua, non solo catturano la luce da più angolazioni, ma creano un dialogo tra interno ed esterno, tra spazio privato e spazio pubblico. L’arretramento dell’ultimo piano, inoltre, riduce l’impatto visivo nel suo complesso, con un’architettura che recede gradualmente sul fondo del paesaggio urbano.

I fronti interni, al contrario, dialogano con il sistema sfrangiato dei cortili. Un sistema di balconi a sbalzo proietta gli spazi interni verso il verde del cortile e garantisce un corretto apporto di luce e ombra necessari al confort abitativo. Il progetto di Oasi Isola lavora anche sul rapporto formale e funzionale tra spazi chiusi e aperti. Le facciate sfrangiate degli edifici rivolti al cortile sono studiate per lasciare penetrare la vegetazione, creando un ibrido tra architettura e natura, dove i patii e le terrazze pensili diventano vere e proprie oasi verdi. L’uso della vegetazione non si limita al piano terra: le coperture degli edifici si trasformano in giardini pensili, creando una continuità tra gli spazi residenziali e il verde circostante.