La proposta per la nuova sede del Conservatorio di Milano rappresenta l’occasione per completare una parte di città che, in seguito allo smantellamento dei grandi stabilimenti produttivi legati alla produzione dell’acciaio che un tempo insistevano su tutta l’area, è stata progressivamente costruita come una sommatoria di episodi distinti e realizzati senza un disegno unitario, che hanno progressivamente perso la possibilità di dialogare tra loro.