Osserva Lavoro

Scandurra Studio Architettura ha partecipato alla conferenza di presentazione del progetto “Osserva Lavoro Milano” ospitato in Sala Alessi presso Palazzo Marino. A introdurre l’iniziativa l’assessora alle Politiche del Lavoro Alessia Cappello, la quale aprirà un panel che vede i protagonisti del percorso condividere aspettative e obiettivi comuni.

“Osserva Lavoro” è il primo progetto sostenuto e promosso da un’organizzazione pubblica incentrato sul tema dello job shadowing, un metodo di onboarding assimilato dal mondo anglosassone che pone in relazione i giovani e i professionisti delle aziende in un percorso formativo e immersivo. Lo studio Scandurra aderisce all’iniziativa in quanto si è affermato come modello di approccio inclusivo, orientato specificatamente alle nuove risorse: i collaboratori saranno il miglior veicolo della filosofia e dei valori dello studio, affiancando gli studenti che ambiscono a conoscere il settore lavorativo e osservarne le dinamiche interne.

Le realtà coinvolte sono state selezionate con l’obiettivo di costruire un network di professionisti di alto livello, che possano essere fonte di ispirazione per coloro che saranno il futuro della città: rientra difatti nel “Patto Lavoro” sottoscritto da numerose aziende del territorio, l’obiettivo di rendere Milano la città della formazione, delle opportunità e del rilancio.

Nel corso dei prossimi mesi sarà cura dello studio, accogliere e coinvolgere attivamente le risorse nelle attività in corso, facendo esplorare il mondo dell’architettura attraverso gli ingranaggi che lo muovono e che portano alla realizzazione dei progetti. Scandurra Studio crede fermamente nella necessità di educare attraverso un approccio concreto e propositivo, al fine di creare un rapporto di stimolo reciproco per sviluppare e promuovere nuove collaborazioni e nuove visioni.

Come afferma il founder Alessandro Scandurra: “l’architetto ha una responsabilità sociale verso le nuove generazioni, per consentire ai più giovani di decodificare con gli strumenti adeguati l’evoluzione degli spazi in cui vivono”.