
Milano Città Aperta: mappare il quartiere Bovisa-Maciachini, fra storie, luoghi e persone.
Ha avuto luogo ieri, 20 febbraio 2023, il secondo dei quattro incontri del progetto Milano Città Aperta, palinsesto didattico dedicato al tema dell’architettura e della città del futuro che Scandurra Studio Architettura ha pensato e progettato per le bambine e i bambini della scuola primaria dell’ICS Ermanno Olmi.
Con cadenza mensile, il progetto Milano Città Aperta si prefigge l’obiettivo di avvicinare bambine e bambini alla disciplina dell’architettura, nonché di sensibilizzarli all’importanza di vivere in città aperte ai continui cambiamenti sociali e culturali. Convinti della necessità di coinvolgere attivamente e in maniera ludica le nuove generazioni, ogni appuntamento è stato disegnato e pensato da giovani progettisti dello studio Scandurra per ampliare gradualmente la prospettiva dei bambini sul tema della trasformazione del proprio quartiere e della città.
Il secondo appuntamento ha preso forma nel quartiere di Bovisa–Maciachini, realtà nel pieno di una trasformazione urbana, dove presto troverà casa la nuova sede dello studio: le quattro classi, guidate da docenti e architetti, sono uscite dalle aule alla scoperta del quartiere. Seguendo quattro itinerari diversi, bambine e bambini hanno mappato le aree designate alla ricerca di stimoli e suggestioni: da quelli storicoarchitettonici, che hanno reso il quartiere Bovisa uno dei più interessanti della città di Milano, a quelli ambientali, condizionati per lo più da fattori esterni (stagione, meteo, viabilità, traffico, etc), oltre che dalla soggettiva percezione dello spazio.
Durante la passeggiata gli architetti hanno aiutato i bambini ad attivare tutti i sensi per attraversare il loro quartiere “come se fosse la prima volta”. A ciascuno è stato consegnato un “taccuino dell’esploratore” come strumento con cui archiviare, collezionare, tener nota di tutti i momenti rilevanti lungo il percorso. Una volta tornati in aula, le annotazioni raccolte sono servite ad analizzare e comprendere quali sono i criteri, non prettamente tecnici, ma fondamentali, che gli architetti tengono in considerazione quando operano sul territorio.
Alla vigilia del secondo appuntamento, l’Architetto Alessandro Scandurra si è detto orgoglioso del lavoro che sta conducendo con i suoi collaboratori, ritenendo che “per innescare un cambiamento radicale, di cui il futuro prossimo sarà attivo palcoscenico, è importante coinvolgere le nuove generazioni e mostrare loro come i luoghi in cui viviamo non siano altro che un susseguirsi e sovrapporsi di relazioni storiche, culturali e sociali in continua evoluzione.”
